AI Act: la collaborazione dell'UE con Google e le inquietudini di OpenAI

Preoccupazioni in OpenAI riguardo all'AI Act

L'AI Act, o il regolamento sulla Intelligenza Artificiale, sta suscitando preoccupazioni in OpenAI. Quest'ultima, infatti, sta considerando la possibilità di ritirare i suoi prodotti dal mercato europeo nel caso in cui non sia in grado di rispettare le future regole imposte dal suddetto regolamento. Questo regolamento, che ha le sue radici in una proposta risalente al 2021, sta creando fermento tra i protagonisti principali del settore. La preoccupazione maggiore è stata espressa dal CEO di OpenAI, Sam Altman, il quale ha dichiarato che potrebbe ritirare i servizi di OpenAI dal mercato europeo se la nuova regolamentazione UE si rivelasse troppo restrittiva. Altman, in un'intervista rilasciata al Time, ha affermato che il servizio di chatbot ChatGPT potrebbe essere classificato come un servizio "ad alto rischio" secondo la legislazione dell'UE, cosa che comporterebbe il rispetto di una serie di requisiti di sicurezza e trasparenza.

L'aspetto commerciale e legale dell'EU AI Act

Sul fronte commerciale, l'EU AI Act potrebbe rivelarsi rischioso, in quanto richiede la condivisione di informazioni interne e dettagli di progettazione che la società preferirebbe mantenere riservati. Una delle disposizioni attuali richiede infatti la divulgazione di informazioni come la potenza di calcolo necessaria per far funzionare la piattaforma IA, il tempo di formazione e altri dettagli relativi alle dimensioni e alla potenza del modello. Inoltre, la società si troverebbe a rischi legali nel caso in cui dovesse condividere dati protetti da copyright. Il caso di Stability AI, citata in giudizio da Getty Images per aver utilizzato dati protetti da copyright per addestrare il suo generatore di immagini AI, è un esempio di tale rischio.

Il ruolo di Google e la collaborazione con l'UE

Mentre OpenAI sta esprimendo le sue preoccupazioni, Google si sta dimostrando disponibile a collaborare con l'Unione Europea per la stesura del regolamento sull'Intelligenza Artificiale. Thierry Breton, capo del settore della Commissione europea, ha annunciato che lavorerà a stretto contatto con Alphabet, la società madre di Google, per stabilire delle linee guida di base sull'intelligenza artificiale. Sundar Pichai, CEO di Google, ha incontrato Breton a Bruxelles per discutere l'accordo, che mira a stabilire delle linee guida prima dell'arrivo di una legislazione ufficiale.

Intensificare la cooperazione sull'Intelligenza Artificiale

Margrethe Vestager, Commissario UE per la Concorrenza, ha sottolineato la necessità di un'azione congiunta, affermando che è fondamentale avere un AI Act il prima possibile, considerata la velocità con cui la tecnologia AI si evolve. Vestager ha anche espresso la volontà dell'Unione Europea e degli Stati Uniti di intensificare la cooperazione sull'Intelligenza Artificiale per stabilire standard minimi prima che la legislazione entri in vigore. Siamo di fronte ad un potenziale regolamento comune? Non è ancora chiaro, ma l'intenzione di collaborare è evidente. La situazione attuale sull'AI Act, le posizioni di OpenAI e Google, e il ruolo dell'UE in tutto ciò, sono tutti elementi chiave per comprendere e monitorare l'evoluzione di questo importante regolamento.